Mi chiamo Massimiliano Farinetti, sono nato e risiedo a Genova.

Ho sviluppato la passione per la fotografia verso i dieci anni, iniziando a scattare con fotocamere a telemetro. Con il tempo ho seguito l'evoluzione tecnologica (?) e sono passato completamente al digitale.

Dopo aver utilizzato per anni con (presunta) soddisfazione attrezzatura Minolta e Sony mi sono chiesto se ci fosse davero quel vantaggio (economico e operativo) tanto pubblicizzato.

E sono arrivao alla conclusione che la sterilità della fotografia elettronica mi stava lentamente trasferendo verso il mondo proprio dell'informatica appicata piuttosto che quello della fotografia.

Quindi è stata fatta una bella sterzata di 180 gradi con progressiva e sollecita dismissione del corredo digitale a vantaggio di una Leica M2 e di un corredo monstre Hasselblad C.

La riesumazione della camera oscura mi ha riportato in un mondo più consono fatto di meno scatti vuoti, maggior soddisfazione e divertimento.

Perchè se è vero (ed è vero) che da un rullo 120 si ottengono 6 scatti ottimi su 12, da uno 135 6 scatti ottimi su 36 e da una digitale 6 scatti ottimi su 200 forse c'è qualcosa che non va. O sbaglio?

 

Il mio approccio alla fotografia è un cantiere in continuo fermento che mi ha portato ad un'evoluzione costante: l'amore per la natura mi ha portato dapprima ad affrontare la fotografia naturalistica ma col passare del tempo ho realizzato che sarebbe stata fine a se stessa. Ed allora sono passato ad un aspetto più reportagistico, dedicato alla scoperta di luoghi a volte dimenticati oppure a cercare gli aspetti più caratterizzanti dei luoghi che ho il piacere di visitare.

Fino ad arrivare a questo piccolo sito in cui cerco di presentare l'essenza della fotografia: lo scrivere con la luce, cosa che ha nel bianco e nero il suo media più appropriato.

 

Nella fotografia monocromatica il tutto è determinato dalla luce, o dalla sua assenza. Questo in contrapposizione con la fotografia a colori dove si gioca più con questi che con la luce.