Una piccoletta tascabile

Da un po' di tempo ero alla ricerca di una piccola compatta 35mm di qualità.

La vecchia passione per Minolta mi indirizzava sempre verso la Hi-Matic 7sII, poi, un giorno, guardandone ancora le caratteristiche scopro che la stessa era stata costruita, su specifiche Minolta, da Cosina...

Nulla da dire su questo costruttore che ha sempre realizzato prodotti di alta qualità (e oggi produce tutte le ottiche Zeiss manuali per Leica, Canon, Nikon), però cercavo una Minolta...

Alla ricerca così di altre informazioni vengo a scoprire che Cosina produsse nello stesso periodo altre tre compatte di alta qualità che sono sostanzialmente tre cloni della Hi-Matic 7sII, differendosi tra loro per alcune caratteristiche tecniche e per l'ottica utilizzata.

Le tre compatte sono la Konica Auto S3, la Revue 400 e la Vivitar 35es.

Con mia grossa sorpresa scopro che proprio la meno quotata tra le tre è quella che viene ritenuta la migliore grazie alla sua ottica e alla possibilità, unica tra le tre, di essere utilizzata in manuale grazie alla ghiera di controllo del numero guida del flash!

Pazzesco e inaspettato!

La lente è un onestissimo 40/1,7 nitido ma con una resa molto piacevole nello sfocato (poco "giapponese" e più "europeo", passtemi i termini), montato su otturatore centrale Copal che rende la macchina semiautomatica a priorità dei diaframmi.

L'esposizione è gestita da un esposimetro CdS che determina l'apertura del diaframma, i dati esposimetrici vengono riportati nel mirino. La macchina necessita di una batteria PX675, ormai non più prodotte, che possono essere sostituite dalle SR44 con adattatore MR9 oppure con le economiche zinco-aria (P675) che però porta a una sovraesposizione di uno stop pieno da compensare nel settaggio ASA.

Non sono un amante del formato 35mm perchè poi all'ingranditore mi obbliga a ingrandimenti spinti e questo obbliga a sua volta a lenti molto performanti, ma proprio per questo la Vivitar35es è stata una piacevolissima sorpresa.

Ho fatto un rullo test (Rollei RPX100, non proprio uno dei miei preferiti ma era l'ultimo nel frigoriferome per un test era ok) e i dubbi sono stati tutti fugati: all'ingranditore si è vista di che cosa la lente è capace, il test superato e la piccola entra di diritto tra gli strumenti da viaggio.

Ecco di seguito cosa è capace di fare.

 

 

La Rollei RPX100 è stata sviluppata in Bellini Hydrofen 1+59 per 4'

Le stampe sono su carta Rollei Vintage 314 (politenata con finitura perla) sviluppata in Neutol NE per 2'.

 

Cliccando sulla fotografia si aprirà a migliore risoluzione

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Commenti: 2
  • #1

    Giulio (Klaus) (mercoledì, 10 agosto 2016 23:51)

    Ottima la piccoletta e la lente davvero niente male.

  • #2

    Massimiliano (giovedì, 11 agosto 2016 11:33)

    Ciao Giulio, la lente è davvero molto valida...alla fine è un rokkor rimarchiato ;)
    Grazie del passaggio