Come ben sapete a Città del Messico c'è una copia della Cappella Sistina e dei suoi affreschi
Questa copia è smontabile e ciò la rende itinerante
La proprietà è degli stessi Musei Vaticani
Cosa c'entra con la fotografia? Ebbene la replica degli affreschi, tra cui il Giudizio Universale di Michelangelo, è garantita da oltre 2,5 milioni di fotografie...frutto di 6 mesi di lavoro

In un'epoca in cui pressochè ogni anno si raddoppia la produzione di fotografia e in cui qualche miliardo di persone ha una macchina fotografica in tasca, ragionare in termini di comunicazione per immagini diventa quanto mai attuale.

A tal proposito si parla di neofoto, anche se, a pensarci bene, non sono un'invenzione di questi anni: forse già la Brownie inventata da Kodak a fine XIX secolo era strumento dedicato a tale "pratica".

Il problema è che proprio per questa nuova produzione diventa sempre più dibattuta la questione se sia fotografia.

Saranno le mie origini, sarà la mia professione ma il Porto e il suo mondo mi ha sempre affascinato e continua a farlo.

Vedere queste grandi navi portacontainer caricare e scaricare migliaia di scatoloni in acciaio che provengono da molteplici origini e sono destinati ad altrettante molteplici destinazioni diverse.

Ognuno di essi è potenzialmente una storia diversa...raccontare una storia diversa...una storia relativa alle merci che contengono, chi le ha fatte, chi le riceverà.

Giorni addietro discutevo con amici fotografi circa il "dubbio" che, a mio parere, una buona fotografia deve creare.

"Dubbio" nel senso di dialogo tra fotografia (e chi l'ha prodotta) e il suo fruitore (l'osservatore).

E a tal proposito sono stati portati alcuni esempi, primo tra tutti il famoso scatto di Robert Jackson riportato qui a fianco.

Il 19 giugno di quest'anno ci ha lasciati, all'età di 85 anni, Fan Ho.

Considerato il miglior fotografo cinese del secolo scorso, lascia in eredità le più belle visioni di Hong Kong del tempo che fu.

Maestro assoluto delle luci (e delle ombre) ha "visto" e quindi trasmesso una visione "epica" della città asiatica a cavallo degli anni '50 del XX secolo.

Ho avuto la fortuna di assistere ad una sua mostra proprio a HK due anni fa rimanendo colpito anche dalla maestria in camera oscura e nel giocare con le doppie esposizioni. Questo gli ha permesso di creare un "luogo" sempre speciale.

Cercavo una soluzione per viaggiare con il medioformato senza portare il corredo Hasselblad quando i viaggi mi portanto per settimane in giro per il mondo per lavoro.

Quindi ho iniziato a pensre a una folding 6x9, ma il fatto che siano tutte piuttosto datate e il più delle volte con problemi di messa a fuoco me le hanno fatte scartare da subito. Inoltre il mio ingranditore arriva al 6x6.

Allora ho rivolto lo sguardo verso la Fuji GS645S, quella dotata dell'obiettivo 60/4 ossia un 35mm equivalente ottimo per i reportages di viaggio.

La GS645S è tutta manuale dotata di un ottimo esposimetro...ma complicata da trovare in Europa...

Da un po' di tempo ero alla ricerca di una piccola compatta 35mm di qualità.

La vecchia passione per Minolta mi indirizzava sempre verso la Hi-Matic 7sII, poi, un giorno, guardandone ancora le caratteristiche scopro che la stessa era stata costruita, su specifiche Minolta, da Cosina...

Nulla da dire su questo costruttore che ha sempre realizzato prodotti di alta qualità (e oggi produce tutte le ottiche Zeiss manuali per Leica, Canon, Nikon), però cercavo una Minolta...

Alla ricerca così di altre informazioni vengo a scoprire che Cosina produsse nello stesso periodo altre tre compatte di alta qualità che sono sostanzialmente tre cloni della Hi-Matic 7sII, differendosi tra loro per alcune caratteristiche tecniche e per l'ottica utilizzata.

"Il mare d’inverno
e’ un concetto che il pensiero
non considera
e’ poco moderno..."

Ecco, questa strofa di una delle più belle canzoni italiane di sempre, può essere il perfetto riassunto di ciò che, oggi, può rappresentare chi continua a fare fotografia rispetto a chi si diletta di informatica applicata.

In vent'anni di frequenti viaggi a Hong Kong non ero mai riuscito ad andare a vedere un typhoon shelter all'interno dei quali è sempre risieduta una comunità di pescatori.

Causeway Bay è in via di trasformazione per lavori infrastrutturali (Central - WanChai bypass) e e la comunità si è ridotta.

Tuttavia ancora qualcuno sembrerebbe risiedervi.

Come già riportato in altri articoli sul blog, Singapore è la mia seconda casa avendovi soggiornato, per periodi più o meno lunghi, praticamente ogni anno dal 1996.

Anche quest'anno, di ritorno dall'Australia, mi sono fermato qui per otto giorni.

Ma non si tratta di turismo, questo è uno dei miei mercati principali con una collaborazione ventennale con un agente che nel tempo si è trasformato in amico.

Tornare a lavorare all'ingranditore mi ha permesso di riprendere dimestichezza con alcune tecniche di stampa e riscoprire il fascino "artigianale" delle stesse.

La possibilità di riprendere in mano negativi a distanza di mesi per esplorarli al fine di arrivare ad una differente interpretazione è un qualcosa che il "fast and furious" della fotografia elettronica ha fatto perdere di vista. Sottolineo: ha fatto perdere di vista...non sto affermando che non sia possibile, sto solo dicendo che nelle centinaia (migliaia) di immagini elettroniche che affollano gli hard discs facilmente non si sente più il bisogno di tornarvi sopra.

Tutto il mio lavoro su Cimitero Monumentale di Genova, già riportato su queste pagine in un articolo di qualche mese fa, ha sempre avuto una sua finalità.

La produzione di un libro interamente a mano!

E finalmente il progetto è arrivato a suo compimento.

Si tratta di un libro rilegato alla giapponese che contiene una trentina di fotografie e alcune strofe di Joy Division, Walt Whitman, Mark Twain e Antonio de Curtis (più noto come Totò).

La rilegatura del libro è stata tutto sommato abbastanza semplice, richiedendo solo un po' di attenzione nelle misure della carta che ricopre la copertina.

Non per la prima volta, spero non per l'ultima, a maggio ho passato circa due settimane in Australia per sviluppare quel mercato per la mia azienda.

Quella Nazione mi è cara sin dal 2002 quando ebbi la fortuna di andarvi per la prima volta. Sarà il fatto che sei in un'isola nel mezzo del nulla, abitata da meno di 25 milioni di persone seppur enorme, dal clima piacevole e in pressochè assenza di inquinamento ma quando mi parlano di mal d'Africa mi vien da pensare "perchè non siete mai stati in Australia"

Quando un romanzo fa capire più cose sulla fotografia rispetto a molti libri di fotografia che possono trovare posto in una libreria.

Ieri ho ricevuto un commento a questa mia fotografia che mi ha fatto fare la riflessione che porto in apertura.

"La vita di tutti i giorni vista attraverso la lente del distacco..."

E allora la mente è andata subito a Luigi Pirandello a al suo racconto "I quaderni di Serafino Gubbio".

Perchè questo? Perchè in quel romanzo, del 1925, viene praticamente teorizzata la "impassibilità della fotografia" ovvero vedere le cose e le persone in modo "distaccato", da puro occhio meccanico esterno, impassibile, per l'appunto, rispetto a ciò che sta accadendo e si sta riprendendo.

La raffinata visione di Luigi Pirandello, che fotografo non era ma che era attento osservatore di ciò che gli avvenica attorno, attraverso il personaggio di Serafino Gubbio, operatore cinematografico, era andato a determinare una caratteristica della fotografia che, proprio in quegli anni, vedeva in August Sander e i suoi ritratti "distaccati" un vero e proprio innovatore. La vera "magia" del tutto è il fatto che Pirandello e Sander non si conoscevano neppure e il lavoro di quest'ultimo non era di certo popolare al punto da passare i confini di Colonia.

Quindi un semplice commento da una parte è stato gratificante e dall'altro, più importante, mi ha permesso di arrivare alla riflessione d'apertura.

Cervo è un paese ligure della Riviera di Ponente, provincia di Imperia.

Ed è uno dei miei paesi preferiti con la sua costruzione ardita tutta appoggiata su una collina a picco sulla sottostante spiaggia.

La piazzetta davanti alla chiesa attorno alla quale il villaggio si è sviluppato è un balcone spettacolare sul blu infinito del Mar Ligure.

Come socio fondatore dell'Associazione Jazz Lighthouse ho avuto negli anni la possibilità di organizzare, ascoltare e, soprattutto, fotografare grandi jazzisti: Chick Corea, Ornette Coleman, Esbjorn Svensson (prima che il mare non lo restituisse...), Renato Sellani, Paolo Fresu, Stefano Bollani e tanti altri.

Ma non è di loro che voglio parlare in questo articolo quanto piuttosto il tentativo di fotografare in condizioni limite, con la 500C, il duo Coscia-De Aloe a Villa Bombrini in Genova.

Perchè dico condizioni limite? Perchè non c'era luce e io avevo a disposizione solo la TMax 400...

Parigi, probabilmente la città più fotografata al mondo e vera culla della fotografia europea.

Ho passato quattro giorni a gennaio in questa che resta la mia capitale europea preferita per offerta culturale e di servizi: solo a titolo di esempio in quei pochi giorni in contemporanea c'erano due mostre imperdibili: Michael Kenna (gratuit, peraltro) e Garry Winogrand...e questo solo se parliamo di fotografia...

Già, la fotografia...piuttosto difficile non fare qualcosa che è stata già fatta...Da Cartier-Bresson...da Doisneau...da Ronis...

Lo scorso Anno la costa Concordia era stata trasferita a Genova e qui ne avevo portato un breve reportage fotografico.

Nel mese di maggio di questo anno, dopo una prima bonifica, il relitto è stato trasferito nel cantiere preposto al suo smantellamento.

Di fatto rendendola parte dell'arredo urbano fino a che non sarà completamente smantellata.

Questo post del blog vuole essere una sorta di documento sul progresso dei lavori da qui a quella data.

Non ho mai praticato la fotografia di ritratto (glamour) in uno studio, però circa un mesa fa un carissimo amico ha organizzato una sessione con modella professionista e mi ha invitato.

Mettermi alla prova con nuovi generi è cosa che mi garba assai e quindi ho organizzato una trasferta di lavoro che prevedeva il rientro proprio al suo studio.

Ho così avuto modo di vedere come gestire la luce nei tre set che abbiamo allestito.

Attrezzato sia di A7R con Minolta 100/2 che di Hasselblad 500C con distagon 50/4 e planar 80/2,8 alla fine mi sono divertito a scattare i due rulli di TMax 400 con la seconda.

"L'ultima visita fu quella al cimitero (un luogo di sepoltura che fu pensato per accogliere 60.000 corpi), e di cui continuerò a ricordarmi quando mi sarò dimenticato dei palazzi.
E' un vasto porticato di marmo a colonne che si sviluppa intorno ad un grande quadrato di terreno vuoto; il suo ampio pavimento è di marmo, e su ogni lastra c'è un'iscrizione - perché ogni lastra copre un cadavere.
Su ciascun lato, dal momento che si cammina al suo interno, ci sono monumenti, tombe e figure scolpite che sono squisitamente lavorate e piene di grazia e bellezza. Esse sono nuove e immacolate come la neve; ogni contorno è perfetto, ogni forma è priva di mutilazioni, crepe o imperfezioni; perciò, questa imponente schiera di affascinanti forme è per me di gran lunga più piacevole della statuaria danneggiata e squallida che hanno salvato dalla rovina dell'arte antica e collocato nei musei di Parigi per la venerazione del mondo."

M.TWAIN, The Innocents Abroad, London 1869

L'acquisto della 500C mi ha riportato ad un approccio più ragionato, meno bulimico, con la fotografia.

Già scegliere un'emulsione in funzione dei risultati che si vogliono ottenere e ragionare già sullo sviluppo (rivelatore, diluizione, tempo del bagno) PRIMA di iniziare a scattare è un qualcosa che mantiene sempre il suo fascino.

Quindi una volta determinata la sessione di scatti che si vuole fare, scelta la pellicola che più aggrada e verificate le condizioni di contrasto per adeguare lo sviluppo si passa alla ripresa.

Dopo essere stato tutto il giorno in ufficio, esci e la neve ha coperto tutto.

L’atmosfera ovattata, il suono attutito, è un tuffo al cuore. Corri in auto e prendi la tua fedele Yashica, che da qualche tempo ti segue ovunque vai, e inizi a passeggiare tra i panorami innevati della montagna.

Sono, e sarò sempre, convinto che con la fotografia si può arrivare all’anima del soggetto ritratto.

Per fare questo bisogna prendere consapevolezza con se stessi e con la fotografia stessa.

Bisogna essere in grado di mettersi in gioco, entrare in sintonia con se stessi e con le persone che riprendiamo giorno dopo giorno.

In grado di osservare e attendere.

Piano piano con il tempo saremo in grado di catturare momenti, frazioni di tempo, in cui il soggetto è diverso da quello che solitamente è, in contatto con se stesso e con una parte intima di se.

Lo so, sono debole...però quando ho visto su Ebay una Hasselblad 500C con il suo planar 80/2,8 e due magazzini A12, un dorso polaroid, il winder con esposimetro, due pacchi di Fuji istantanee e 5 rulli 120...non ho resistito...ho dovuto mettere un prezzo...e alla fine ho vinto l'asta!

Ed eccola qui il giorno in cui è arrivata e che ha subito "macinato" un rullo di TMax400 per prova...rullo che è stato subito sviluppato per verificare che fosse tutto in ordine.

Decriptando la matricola ho visto che si tratta di un modello costruito nel 1961...però che feeling...

Anche i manichini hanno un anima e spesso per 
sentirsi vivi tentano di confondersi con le 
persone al di la del vetro.
Quel vetro che li separa dal mondo reale che 
loro osservano, sempre alla moda e sorridenti 
in pose mai banali.
Dura la vita del manichino, farsi notare ma 
non troppo.            
Fabiano

L'autunno 2014 ad Hong Kong è stato caratterizzato dalla protesta pro-democrazia subito ribattezzata "Umbrella Revolution".

Una protesta che ha visto occupate per circa due mesi una parte di Nathan Road a Mongkok e, ben più significativa, l'area di Admiralty dove si trova il cuore amministrativo di Hong Kong.

Damn...

La A7R ha fatto riscoprire l'uso delle ottiche manuali, quindi ha risvegliato la "voglia" di analogico, mi ha fatto comprare la mia prima Leica (che l'ha messa in secondo piano), mi ha fatto tornare a sviluppare a casa e...mi ha fatto venire voglia di Medio Formato per la prima volta.

Il fotoreporter, soprattutto in zone di guerra, è un mestiere duro, crudo, impegnativo, rischioso e spesso uno scatto o un intero reportage colpisce per la brutalità delle immagini o per la scena di violenza ripresa.

Paolo Pellegrin, nato nel 1964 a Roma (anche se nel cognome si rivelano origini friulane) a differenza della maggioranza dei fotoreporter ha uno stile tutto suo ed una sensibilità tale nel raccontare i fatti, che l’osservatore quando guarda

Avevo già presentato la rivista oltre un anno fa in questo articolo.

Torno in merito in quanto c'è la versione per tablet scaricabile dagli stores iPad, Android e Windows.

il risparmio è notevole, passando da € 9,95 della versione cartacea a € 4,49 dell'e-mag

Se siete interessati consiglio di andarla a cercare e scaricarsi le edizioni che più interessano

Le prime due settimane di novembre le ho passate in viaggio, tanto per cambiare...

Impegni di lavoro mi hanno portato a Hong Kong e Macao prima e poi a Singapore.

Per tredici giorni di intensi impegni che non mi hanno però privato della possibilità di fare fotografia.

Luni è una frazione del comune di Ortonovo, in provincia della Spezia, nota per essere stata un'antica e prospera colonia romana.

È compresa nella Lunigiana (da cui prende nome) e nella Val di Magra.

Qui si produce il Colli di Luni Vermentino, un vino DOC, bianco, la cui produzione è consentita nelle province della Spezia e Massa-Carrara.

La Strada -

Ogni mattina,
alla stessa ora,
nello stesso modo,
parto per raggiungere il mio posto di lavoro. 

La strada, sempre la stessa, mi accompagna.

La lavanda, questa spiga dal profumo intenso come il coler malva del vello che ricopre i suoi campi nel periodo della fioritura.

Come già scritto nell'articolo su Aix en Provence adoro andare al Plateu de Valensole a inizio luglio per immergermi in questo tripudio di colori e profumi.

Il poco più che neonato sistema FE (e-mount pieno formato) ha ancora un problema relativo all'utilizzo di lenti ultra-wide: la resa ai bordi dei tiraggi molto corti.

Questo problema potrebbe essere ovviato dal nuovo FE 16-35 ZA f/4, però a me gli zoom non piacevano con la reflex e mi piacciono ancora meno con la A7R.

Quindi ho pensato di provare il Minolta 20/2,8 con adattatore LAEA4 e devo dire che non ho fatto male...

Un paio di settimane fa ho partecipato "per gioco" ad un'asta Ebay per una Leica M2 con obiettivo Elmarit 90/2,8 (e Leicameter MR)...

E' andata a finire che l'ho vinta e ieri mi è arrivato il pacchetto dalla Germania con dentro la mia prima Leica...

La M2 è la versione "economica" della M3, la prima Leica M e a tutt'oggi quella che è considerata dai leicisti come la "vera" Leica (e il modello più venduto di tutti i tempi)

9 ottobre 2014

Come tante, troppe altre volte una pioggia eccezionale si scarica sui quartieri della Val Bisagno, a Genova.

Molassana, Staglieno e Marassi vengono investiti da 300 millimetri di pioggia in meno di due ore.

Le strade collinari si trasformano in torrenti, i torrenti in furie alluvionali.

Oltre alla fotografia un'altra mia grande passione è il cinema

E all'interno del cinema non posso non annoverare la serie di films dedicati a James Bond, agente 007, tra le preferite in assoluto.

Nella serie, come ben sapete, avventura e glamour si mischiano alla perfezione e, guardandola in retrospettiva, ha sicuramente fatto viaggiare gli spettatori in luoghi che, negli anni '60, non erano propriamente alla portata di tutti: Giamaica, Turchia, Stati Uniti, Bahamas e via così.

Spesso mi trovo a fotografare persone immerse nei loro pensieri e spesso mi

dico

"cavolo, se guadagnassi un euro per ogni pensiero catturato mi ripagherei un

mucchio di pellicola..."

Adoro la Provenza!

Mi piace tutto: la tranquillità della vita diurna, la vivacità di quella notturna, i profumi, i colori, il clima.

E adoro passare del tempo a Aix en Provence, che della regione è il capoluogo.

Le mie sono frequentazioni annuali, il più delle volte in corrispondenza della fioritura della lavanda che ha nel Plateau di Valensole, a meno di un'ora di auto dal centro di Aix, uno dei suoi "templi".

Una gita domenicale di fine settembre con destinazione il Ponente ligure mi porta prima a Imperia per pranzo e poi a Bussana Vecchia.

Questo è il paese a pochi chilometri dal mare che è stato distrutto, nel 1887, da un forte terremoto e successivamente abbandonato dai suoi abitanti superstiti che fondarono l'attuale paese di Bussana, sulla costa.

ONA Bags è un marchio USA che produce delle borse in cuoio e cuoio/tessuto di assoluta bellezza.

Per celebrare i 100 anni di Leica ha prodotto quest'anno una serie speciale chiamata "Berlin" in cuoio, con interno imbottito rosso e due puntini rossi (uno su fibbia destra e uno sullo spallaccio) a richiamare il logo Leica.

La serie speciale è andata esaurita il primo giorno di commercializzazione...

Andrea è un grande amico, ottimo fotografo e appassionato di bianconero.

Pubblico con piacere questa sua visione

"Fotografare i fiori mi è sempre parso banale, una cosa sterile da enciclopedia della natura, oppure da neofita, il quale appena comperata la prima fotocamera va a fotografare sul balcone la prima cosa che gli capita sotto l’occhio…

L'estate 2014 è stata la più brutta da decine di anni a questa parte, soprattutto nel nord del nostro Paese ma non solo.

Vai a capire tu le motivazioni ma la cellula di alta pressione che normalmente si piazza a protezione dell'Europa deviando le correnti atlantiche quest'anno non si è creata.

Mi è arrivato un bell'esemplare di Minolta AF 100/2...obiettivo piuttosto raro a trovarsi ma dalla qualità fotografica strepitosa.

Per adesso ho potuto fare solo un paio di scatti di prova, tuttavia posso già dire che abbinato a LA EA4 sembra "nato" per la serie A7.

Compatto, leggero e sufficientemente veloce permette un uso a mano libera senza particolari problemi.

Trovo che le giostre, soprattutto quelle un po' retro siano soggetti molto fotogenici.

Ogniqualvolta ne vedo una non perdo l'occasione per scattare qualche fotografia.

Sarà la nostalgia della fanciullezza, saranno mille altri motivi ma mi emozionano sempre.

In inverno ancora di più...

Un altro anno è passato...

Auguro a tutti i lettori di questo piccolo blog un sereno Ferragosto in questa non-estate che contraddistingue il Nord Italia

A presto!

Oggi sono contento!

Nella notte questo mio reportage in 5 scatti da Shanghai è stato pubblicato sul sito di Steve Huff.

Il motivo della contentezza è che il sito ha una vera visibilità globale, è un punto di riferimento per utenti di fotocamere mirrorless e, cosa più importante, ha una qualità fotografica molto alta (che provvedo ad abbassare... ;) )

L'articolo è raggiungibile da questo link

Il 13 gennaio 2012 la scellerata manovra di uno scellerato comandante fa sbattere sugli scogli dell'Isola del Giglio, perla tra le perle dell'Arcipelago Toscano, la Costa Concordia.

Il successivo parziale affondamento fa si che sarà per sempre ricordata come la più grande nave passeggeri mai naufragata.

Alla fine il passaggio è stato completato: ho venduto la mia adorata Sony A850 e quasi tutte le lenti per quell'innesto.

Resto con la sola A7R e le sue due lenti Zeiss, qualche lente manuale e due lenti del vecchio corredo Minolta, 85/1,4 G (D) e 300/2,8 G, da usare con l'adattatore LAEA4 che ripristina l'autofocus.

Pentito? Per niente: la reflex digitale tradizionale giaceva inutilizzata dal febbraio 2013, soppiantata dalla Nex 6 prima e dalla A7R poi.

Come dicevo nell'articolo su Anversa, la "base" di questa breve trasferta l'avevo tenuta a Bruxelles in modo da poter essere alla stessa distanza sia dalla città portuale che dal paese dove ha sede il mio cliente.

In questo modo ho potuto passare una sera anche nella Capitale belga nonchè fare una veloce visita a Waterloo e al famoso campo di battaglia.

“È tutta una questione di punti di vista,

e spesso la sfortuna non è che il segno

di una falsa interpretazione della vita.”

- Henry de Montherlant

Mi sono chiesto spesso quanto la vita di tutti i giorni sia speculare al processo fotografico...

Intesa come l'elegante cittadina delle Langhe e qualche scatto fatto in occasione della tradizionale Fiera Internazionale del Tartufo e manifestazioni collaterali.

Anche in questo caso Minolta SR7 col suo Rokkor PG 55/1,7 caricata con Kodak TriX 400.

Questo blog è dedicato alle immagini in bianconero, bianconero che è nella maggior parte dei casi ottenuto via software...

Ma io possiedo anche una Minolta SR7 con obiettivo Rokkor 55/1,7 e devo solo scrollarmi di dosso un po' di pigrizia, come ho fatto in questo caso

Metà maggio di un 2014 che mi ha visto quasi sempre in viaggio

Ad Anversa c'è una fiera del settore in cui lavoro e il mio collega di Marsiglia mi propone di andarci assieme.

Perchè no, mi dico. Non sono mai stato in Belgio e uno dei kiei clienti principali è una multinazionale americana che ha sede a una quarantina di chilometri da Bruxelles.

Allora si va!

Ormai ho eletto Istanbul tra le mie tre città estere preferite, una di quelle dove andrei volentieri a vivere.

Turkish Airlines vola tutti i giorni da Genova e in meno di tre ore mi porta in questa meravigliosa realtà multiculturale.

Dopo il primo assaggio della scorsa estate, riportato in questo articolo, questa volta mi sono concesso cinque giorni pieni per approfondirne la conoscenza

Una domenica a Chiavari per assistere alle gare di nuoto di mio figlio.

Arrivo un po' in anticipo per passare una giornata rivierasca e scopro con piacere che c'è un mercatino delle pulci, o brocantage se vogliamo fare i raffinati.

Oggi sono uscito col solo Contax G 28/2,8 Biogon sull'ormai fida A7R.

La Società per cui lavoro è francese, la sede è a Le Havre e il presidente vive a Deauville.

Abbastanza scontata la sede per celebrare i 30 anni dalla sua fondazione.

Complice una riunione fissata per il lunedì nella sede di Le Havre ho avuto la possibilità di passare una domenica in questa elegante cittadina affacciata sul Canale della Manica.

Come anticipato in questo articolo precedente, incaricato da una coppia di amici di curargli il servizio fotografico per le loro nozze ho colto al volo l'occasione per provare a fare il tutto con un set up veramente minimal.

Una A7R, un 35/2,8 Zeiss, un 55/1,8 Zeiss e un flash.

Come è andata a finire?

Black (& White) Guns

Lo still life fotografico è il mio lavoro e la mia passione da sempre; forma, materia, design e soprattutto colore sono forti stimoli che portano alla ricerca della composizione e della giusta luce, per rappresentere al meglio un oggetto o un prodotto.

Oggi sono invitato al matrimonio di una coppia di amici che, come regalo di nozze, mi hanno commissionato il servizio fotografico...

Ho preso la palla al balzo per testare ciò che vado affermando da tempo: per le cerimonie Sony A7, nelle loro declinazioni, sono a mio parere strumenti killer. 

Soprattutto, come nel mio caso, se al servizio tradizionale sostituisci un reportage della giornata.

Per la prima volta quest'anno ho soggiornato a Sheung Wan anzichè a Tsim Sha Tsui: questo significa stare a Central, sull'isola di Hong Kong, anzichè a Kowloon (o "dark side" come la chiamano chi abita sull'isola...)

E devo dire che non è male: meno shopping rispetto a TST ma più vita notturna e locali migliori. E se voglio andare a trovare i miei negozi di fotografia di riferimento a Mongkok mi bastano 15 minuti di metro.

I più piccoli ed improbabili obiettivi che possiamo installare su una mirrorless sono i Pentax 110.

Ne ho già parlato qui in un articolo a loro dedicato circa l'uso su Nex 6, un articolo dal tono più serio.

Qui invece no...qui si gioca...si gioca con questi piccoli obiettivi su A7R.

Per la prima volta sono stato a Macao.

In quasi 20 anni di frequentazioni di Hong Kong non ero mai stato prima nell'ex colonia portoghese.

Tornata alla Cina nel 1999 è stata mantenuta come regione ad amministrazione speciale, cosiccome Hong Kong, con una ragione ben precisa: è l'unica città cinese dove il gioco d'azzardo è legale...e i cinesi sono dei gamblers incalliti...

Il mio Vittoriano

Quando visitiamo una città ricca di monumenti famosi spesso ci facciamo prendere la mano scattando tante foto che, riguardandole, sono esattamente uguali a quelle che tanti altri hanno fotografato, cioè il classico "effetto cartolina".

Per un fotografo, si sa, le ombre sono importanti quanto le luci, poiché sono queste che danno la profondità e la tridimensionalità agli oggetti; senza una luce non ci sarebbe un’ombra e viceversa, in una sorta di “yin e yang”, queste sono complementari ed opposte.

Dopo "Le strade di Shanghai" ecco qualche altra immagine della città che è il cuore economico della Cina, dell'Asia e, molto probabilmente, del mondo intero.

Il mio rapporto con Shanghai resta comunque abbastanza conflittuale: la barriera linguistica è comunque presente nella maggior parte dei casi e, nonostante le non poche frequentazioni, l'acqua (o l'aria inquinata, chissà...) ha sempre un poco piacevole effetto...

Singapore è la mia seconda città dopo Genova.

No, non scherzo, dal 1996 è meta di almeno un viaggio, a volte due, ogni anno.

Ne ho visto la trasformazione che si è collegata ad un aumento della popolazione da 3,5 milioni a 5,5 milioni di abitanti attuali.

Forse i palazzi più belli del mondo li stanno costruendo qui e se piacciono i paesaggi urbani questa città è un vero e proprio parco di divertimenti per fotografi.

"Ci sono certi sguardi di donna che l'uomo amante non scambierebbe con l'intero possesso del corpo di lei. Chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza, non sa la più alte delle felicità umane…"

- G. D'Annunzio

A inizio anno ho passato qualche giorno a Roma.

Tornarci dopo esattamente 30 anni e scoprire di ricordare perfettamente tutto mi ha fatto parecchio piacere.

Essendo il periodo tra Capodanno e l'Epifania la quantità di turisti era davvero notevole.

Le condizioni meteo invece non sono state per niente amiche.

Il cappotto

Un indumento autunnale e invernale, elegante e comodo, vecchio stile o moderno.

Amico del cappotto è sicuramente un copricapo da abbinare oppure una maglia con cappuccio

Nasconde e modella la figura.

Nel mese di marzo ho affrontato uno dei miei usuali viaggi di lavoro che mi ha portato in Australia per una settimana, ad Adelaide per la prima volta e poi a Brisbane.

Viaggiare con la A7R e il solo Voigtlander Color Skopar 35/2,5 SC m39 è davvero molto confortevole.

Per cause indipendenti dalla mia volontà, Visioni Monocromatiche è stato fermo per quasi 4 mesi...mesi nei quali anche l'attività fotografica non si è mossa granchè eccetto per quello di marzo durante il quale, grazie ad un lungo viaggio per lavoro all'estero ho ripreso a fotografare.

E a scoprire come la A7R equipaggiata coi suoi due obiettivi Zeiss autofocus 35/2,8 e 55/1,8 sia per me la scelta definitiva.

Nei prossimi giorni inizierò a postare gli articoli di viaggio e qualche contributo di lettori che ho accumulato.

A cavallo dei mesi di novembre e dicembre si tiene a Lucca un importante festival internazionale della fotografia: il Photolux.

Quest'anno il gruppo MSCfoto (www.mscfoto.it), di cui faccio parte da lungo tempo, è stato invitato al circuito off del festival con due allestimenti: una mostra di cinque (dovevano essere sei...) portofolii nell'area espositiva di Santa Giulia e una collettiva esposta all'interno di un ristorante.

Ogni volta che mi chiedono come ho iniziato la professione di fotografo rispondo che la fotografia me l'ha passata come eredità intellettuale mio padre, ma il passaggio tra il piacere di fare foto e la passione per la fotografia è stato sicuramente il momento in cui ho avuto davanti agli occhi le prime foto realizzate con l'a290: erano foto del mio gatto, le prime foto scattate a batteria carica.

E' arrivata...dopo un mesetto di attesa la A7R è arrivata!

Come già anticipato in altri articoli si tratta della nuova mirrorless Sony che monta, per la prima volta, un sensore full frame.

In particolare la "R" sta a significare un sensore da 36 megapixels senza filtro anti aliasing, come dire nitidezza senza compromessi

La prima fotografia in assoluto, riconosciuta come tale, è stata una foto di architettura, ad opera di Joseph Nicéphore Niépce nel 1826 e rappresenta la “semplice” vista degli edifici dalla finestra del suo studio.

Da quella data la fotografia propriamente di architettura ha avuto una notevole importanza e sviluppo in vari settori: inizialmente utilizzata per mera documentazione di cantiere o commissionata dagli stessi architetti per archivio e pubblicità delle proprie opere realizzate, si è evoluta fino a farla diventare vera opera d’arte grafica.

Non sempre è facile comprendere un animale, cane, gatto o essere umano che sia.

Già, anche gli animali pensano, in questo caso i cani: dov'è il mio padrone,

dov'è il cibo oppure quando andiamo via ?

Oppure sono pensieri più profondi ?

A volte la parola non serve.

Fabiano Sangiorgi

Come sempre cliccare sulle immagini per aprirle a migliore definizione

Mi capita spesso di uscire per cercare soggetti da fotografare e molte volte lo faccio in luoghi vicino a casa per questioni di "comodità".

Conoscendo bene il posto si corre però il rischio di fotografare sempre le stesse cose, anche se con angolazioni diverse, è qualche tempo che mi sono proposto di cercare qualcosa di nuovo...

-Domenica 3 Novembre,

Sono da mia mamma, mattinata uggiosa, di quell'umido che ti entra nelle ossa.

Faccio un salto al cimitero per un saluto al babbo, mi resta del tempo prima di pranzo.

Decido di fare un giro in auto e guidato dal cielo grigio arrivo fin sulle sponde del Lago di Oggiono.

Quasi per caso ho trovato in un armadio un vecchio Yashinon DX 50/1,7 con attacco a vite m42.

Credo sia un'ottica degli anni 60/70, costruita benissimo, compatta e dalla resa ottica molto interessante.

Non ho pensato neppure una volta e l'ho montata con adattatore sulla nex 6.

Ho la fortuna di abitare ad un ora di strada da una delle più belle città del mondo… e forse anche la più fotografata.

Tutti i giorni, e più o meno in tutto il periodo dell’anno, migliaia di turisti si assiepano nei luoghi più noti per portare a casa un ricordo della splendida città, che molti possono visitare una sola volta (forse) nella loro vita.

"Si sa che la gente dà buoni consigli ... se non può più dare cattivo esempio."

- Fabrizio De Andrè

Osservare.

Pensare.

Costruirsi.

Purtroppo sempre più spesso si esalta l'approccio del "andiamo a minchia" spinti dall'errata convinzione del dover andare contro le regole e del distinguersi dai canoni formali. Sempre più spesso ci sono personaggi, ed è brutto dire anche di una certa età che dovrebbero avere una saggezza d'altri tempi, che spingono nuove leve a fregarsene del paragone col passato, a non studiare, e peggio ancora a non prendere come riferimento il passato.

Un altro concerto dopo quello di Fresu/Moroni di due settimane fa.

Questa volta accreditato da Jazzitalia.net, con delle limitazioni mostruose altrettanto mostruosamente aggirate (tipo: scatti solo durante i primi due pezzi, divenuti poi sei, nonchè richiesta di fotocamere senza "click"...), ho potuto fotografare al concerto di martedì 22 ottobre di Stefano Bollani che ha poi visto la presenza a sopresa del chitarrista brasiliano Hamilton de Holanda per una serie di duetti entusiasmanti.

Ad essere sincero Stefano Bollani è pianista che non mi "trascina", nel senso che con i suoi modi molto istrionici nonchè con la musica che propone non riesce a farmi emozionare. Anzi, a dirla tutta, mi piace davvero poco.

Tuttavia devo riconoscere che, soprattutto con l'aggiunta di Hamilton de Holanda, questa volta l'ho gradito maggiormente. Anche se non fino in fondo.

Come sempre cliccare sulle immagini per visione a migliore definizione

Tutto è iniziato un sabato di metà settembre.

Ero in giro per la Mostra scambio di Imola mentre cercavo qualche ricambio per il Corsarino.

Al polso avevo la mia fida Nikon FE.

Mentre mi sporcavo le mani nella scatola di una bancarella in cerca di un tappo per l'olio sento una mano sulla spalla e una voce biascicante che dice:

Ehi, boy beautiful Nikon...

Mi giro e vedo un signore bello rosso in faccia con una malboro spenta in bocca che mi sorride.

Io sorrido e sto per fargli una foto quando mi ferma e continua:

Cam'on vedere Nikon mio!

Io sempre col sorriso:

OK!

Lo seguo in un furgone puzzolentissimo di sigaretta misto sigaro e tira fuori da sotto il sedile una borsa in pelle malridotta, tira in una chiusura e apre.

Come anticipato ieri le prime mirrorless full frame sono state presentate da Sony confermando le caratteristiche che erano trapelate.

Insieme a queste sono state altresì presentate le prime lenti che accompagneranno il sistema, per chi è interessato all'autofocus: 35/2,8 55/1,8 24-70 f/4 tutti marchiati Zeiss. Presentato anche un 70-200G f/4.

Verrà messo in commercio anche un adattatore LAEA4 che garantirà la compatibilità con le lenti autofocus Minolta/Sony ad innesto A, nonchè un interessante grip verticale.

Ora inizia il conto alla rovescia: per una prova e per un più che probabile acquisto...

A quanto pare ci siamo: domani mattina dovrebbero essere svelate le prime fotocamere senza specchio a pieno formato.

Sony infatti presenterà la A7, declinata in due versioni: A7 con sensore 24 mpx (e filtro AA) e A7r con sensore 36 mpx (senza filtro AA).

Sul web negli ultimi giorni c'è stato non poco fermento e le prime immagini sono circolate da ieri.

Sarà la fotocamera definitiva? Dipende dal tipo di fotografia che si vuole praticare ma i "numeri" ci sono tutti. Non ultima la molto probabile compatibilità con qualsiasi ottica che è davvero uno dei punti forti del sistema mirrorless di Sony.

Sarà la mia fotocamera definitiva? Ci sono molte probabilità che lo sia...

A presto con le novità quando saranno svelate

Il mese scorso, grazie all'amico Walter Oldoni, ho avuto la possibilità di provare questo nuovo "gioiellino" di casa Sony.

Che dire, per quanto riguarda la qualità immagine è senza compromessi e usato a tutta apertura permette di avere quell'effetto "wow!" che caratterizza le lenti Zeiss.

Un effetto difficilmente spiegabile e che ritengo possa riguardare più la sfera emotiva che quella ottica...

Basta un vaso pieno d’acqua ed un sasso lanciato al suo interno, il tutto vicino ad un formicaio… un gioco da ragazzi.

…ma se immaginiamo che il vaso sia milioni di volte più grande ed il sasso un intero versante di una montagna… beh, per le “formiche” di sotto il gioco diventa vera tragedia.

Quando due grandi jazzisti si incontrano non può che nascere qualcosa di speciale: così è stato lunedì 7 ottobre a Palazzo Ducale.

Nella superba cornice del Salone del Maggior Consiglio si è tenuto un concerto di Paolo Freso (tromba, filicorno, effetti) e Dado Moroni (pianoforte), due dei massimi rappresentanti del jazz italiano a livello internazionale

Le trentasei pose... per me sono sempre state un problema. Non sono mai riuscito a finire in un solo colpo un rullino che abbia più di ventiquattro fotogrammi. E allora via, si esce per una gita e vuoi o non vuoi il contapose finisce sempre sul fermarsi lì, poco dopo il ventiquattro... poi il buio. La macchina va nell'armadio fino alla prossima uscita e magari passano mesi. Mesi di solitudine per un rullino abbandonato a se stesso...

E allora perchè no? perchè non usare gli ultimi frame per scattare un po' così... con criterio sì, ma in modo allegro e spensierato, magari rischiando con esposizioni al limite ma che magari, proprio per quello, danno a volte risultati inaspettati...

Così sono nati questi scatti. In una serata con mio fratello per divertirsi un po' a cazzeggiare come ai vecchi tempi...

VITA DI CAMPAGNA

Sono un uomo del passato. Artigiano, figlio di contadini, papà mi ha lasciato in eredità l’amore per i valori semplici ed eterni, la vita di campagna, gli animali, la messa della domenica, il silenzio della notte, il canto dell’uccello che si leva all’alba. Ho vissuto un’infanzia spensierata, scandita  dai ritmi della natura e lontano dalla città, fatta di cavalcate nei prati, avventure nei granai, scorribande con gli animali.

Si, proprio con il punto esclamativo!

Volando a Kiev con Turkish Airlines e scalo a Istanbul, mi sono fermato tre giorni sulla via del rientro.

Non ero mai stato qui e ho scoperto una città incredibile, di quelle che piacciono a me, sempre vive, dove volendo non si dorme mai.

Una megalopoli di non-si-sa-quanti abitanti (14? 16? 25? milioni...) dove "respiri" la Storia. Si, con la "S" maiuscola.

Riprendono gli articoli dedicati ai maestri della fotografia che ispirano Voi lettori.

Ringrazio Domenico Semeraro per questo.

Yousuf Karsh  nato a Madin, Armenia, il 23 dicembre 1908 e decuduto a Boston il 13 luglio 2002.

Karsh era un maestro nell'uso delle luci in studio.  Ha fotografato molti dei grandi e celebri personaggi della sua generazione.
Aveva il dono di catturare l'essenza del suo soggetto nell'istante del suo ritratto.

«Il fascino inesauribile per le persone che fotografo risiede per me in quello che io chiamo la loro forza interiore. Questa forza è parte del segreto, difficile da definire, celato in ciascuno di noi e il tentativo di fissarlo sulla pellicola è stato ed è il compito della mia vita.»

La seconda parte delle vacanze è stata in montagna con mio figlio.

E' una cosa che facciamo da ormai tre anni e che ci serve per rafforzare il nostro rapporto.

Come già lo scorso anno anche questa estate siamo stati in Valle d'Aosta con un "obiettivo" in partenza di portarlo al Rifugio Vittorio Emanuele II, la base di partenza per la salita al Gran Paradiso dalla via normale.

Durante le mie vacanze ho passato 6 giorni in Ucraina.

Di base a Pozniaky, un sobborgo di Kiev a venti minuti di metropolitana dal centro, ho approfittato per fare un bel giro in un Paese che non conosco.

L'ostacolo linguistico non è indifferente ma dopo il primo giorno si comincia a leggere qualcosa in cirillico e le cose si semplificano.

Poi se hai un conoscente che vive li diventano oggettivamente più facili

Con una certa periodicità nascono sempre le discussioni circa la profondità di campo qunado si usano lenti uguali su diversi formati oppure lenti diverse applicando i fattori di crop.

Per semplicità consideriamo il normale 50mm su formato aps-c e full frame, quindi un 35mm su aps-c e un 50mm su full frame.

Il fattore di crop del sensore aps-c è 1,5x

Dopo la pausa estiva per le vacanze il blog riapre con l'anteprima del primo rullo di fotografie scattate per il progetto dedicato alle province italiane organizzato e gestito dall'amico Andrea Dal Mas.

Lo devo ringraziare per l'esclusiva su questi primi sette scatti.